Curiosità

Finalità dell’Ecobonus 110%: lavori gratis o risparmiare energia?

Redazione / 9 Aprile 2021

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Con l’Ecobonus 110% è possibile realizzare i lavori praticamente gratis, ma è questo lo scopo dell’incentivo?

L’Articolo 119 del Decreto Rilancio (D.L. 34/2020 convertito in legge 77/2020) ha introdotto l’agevolazione fiscale per gli interventi di efficienza energetica e per la messa in sicurezza antisismica più conveniente che mai: il Super Ecobonus 110%. Grazie all’aliquota potenziata al 110%, all’ampliamento degli interventi incentivati e alla possibilità di usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura, il contribuente può realizzare gli interventi a costo zero, o quasi.

Ovviamente l’argomento ha catturato l’attenzione di chi già stava valutando gli interventi di riqualificazione per il proprio immobile ma non disponeva delle risorse necessarie e di chi ha come unico interesse quello di realizzare i lavori a spese dello Stato. Quest’ultimi, però, potrebbero non considerare la vera finalità del Super Ecobonus 110%, ovvero garantirsi un maggiore comfort e risparmi concreti nel medio-lungo periodo.

In questo articolo faremo il punto sulle condizioni che hanno portato al potenziamento delle misure di agevolazione fiscale per l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza antisismica e analizzeremo i risultati che sarà possibile ottenere dagli interventi incentivati.

Ecobonus 110%, contesto e finalità

Il parco edilizio italiano è formato da quasi 12,5 milioni di edifici, di cui 9,1 milioni (ovvero il 73%) antecedenti al 1980, quindi con più di 40 anni di età. Sono addirittura 7,2 milioni (il 51%) gli edifici con più di 50 anni di età. Possediamo un parco immobiliare datato, sottoposto al naturale deterioramento, e obsoleto dal punto di vista energetico per i materiali impiegati e gli impianti installati. Questa inefficienza genera uno scarso sul comfort abitativo e consumi energetici elevati, che originano – a loro volta – alti costi in bolletta e tonnellate di emissioni inquinanti nell’atmosfera.

Per questo, da anni in Italia, si sono succedute una serie di misure volte ad incentivare la riqualificazione degli edifici. La prima fu introdotta con la legge finanziaria del 2007, che riconosceva detrazioni fiscali del 55% in 10 per le spese sostenute in relazione a determinati interventi. Dopo molte modifiche, più o meno efficaci, il Decreto Rilancio ha introdotto il Super Ecobonus 110%.

Approfondisci le agevolazioni per la riqualificazione energetica

Il Super Ecobonus 110% rappresenta la forma di agevolazione fiscale più conveniente di sempre. Lo scopo di tale misura è quello di dare una poderosa spinta alla riqualificazione energetica del parco edilizio italiano, da un lato, e rilanciare il settore edilizio dopo la grave battuta d’arresto causata dall’emergenza sanitaria dall’altro.

Lavori gratis grazie allo sconto in fattura

Come accennato nei paragrafi precedenti, una delle caratteristiche che rende particolarmente vantaggiosa questa forma di agevolazione fiscale è rappresentata dall’articolo 121 “opzione la cessione o per lo sconto in luogo delle detrazioni fiscali”. Scegliendo questa l’opzione fiscale dello sconto in fattura, infatti, il contribuente cede il proprio credito direttamente all’impresa che realizza i lavori, senza doversi preoccupare di prendere accordi con banche o istituti finanziari.

Il fornitore delle prestazioni, ovvero chi realizza lavori, può accettare di scontare al cliente – direttamente in fattura – il valore dell’incentivo. In questo modo il cliente potrà godere subito del suo beneficio fiscale, senza doverlo recuperare attraverso la detrazione fiscale. Con questa modalità, inoltre, sarà a carico del fornitore anche tutta la pratica necessaria per godere del beneficio fiscale.

Approfondisci le soluzioni

Casa efficientata con il Super Ecobonus 110%: tutti i benefici

In Italia tre case su quattro sono inefficienti dal punto di vista energetico e sono responsabili, secondo i dati ENEA, del 40% del consumo energetico finale. Questi sprechi energetici limitano le prestazioni dei nostri immobili, inquinano l’aria e impattano sui nostri risparmi. In quale misura? Avvaliamoci di un esempio pratico per capire meglio.

Una villetta media di 150 mq costruita prima del 2014, quindi senza obbligo di osservare i criteri di efficienza energetica, presenta le seguenti criticità:

  • isolamento termico dell’involucro con alta trasmittanza,
  • impianti di riscaldamento a gas con bassa resa
  • assenza di impianti a energia rinnovabile e gratuita.

Complessivamente l’immobile consuma circa 20.000/30.000 kWh/anno termici + 4.000/6.000 kWh/anno elettrici, emettendo circa 7/10 tonnellate di CO2. L’equivalente economico di 3.700 €/anno, che al valore attuale dell’inflazione diventeranno 4.800 € fra 10 anni e 6.500 € fra 20 anni!

Realizzando il cappotto termico e installando infissi a bassa trasmittanza, pompa di calore, fotovoltaico e building automation i consumi scendono a circa 500 euro/anno, trasformando la villetta in edificio NZEB, ovvero a consumi energetici quasi zero.

In questo esempio risultano evidenti i benefici economici ma anche quelli ambientali degli interventi di efficientamento energetico!

Inoltre occorre tenere conto di quanto queste tecnologie possano facilitare le nostre vite, programmando l’automazione degli elettrodomestici oppure monitorando dal proprio cellulare i consumi, grazie a sistemi di building automation.

Conclusioni

La “febbre da lavori gratis” ha distolto l’attenzione da quello che è il vero obiettivo del Super Ecobonus 110%, ovvero risparmiare energia nel tempo. Come abbiamo visto, però, programmando i giusti interventi ogni cittadino può trasformare i propri sprechi energetici in un vero e proprio tesoretto.

Dobbiamo considerare, poi, l’impatto che l’efficienza energetica ha sull’economia nazionale. Il consumo interno lordo di energia in Italia è di circa 180 milioni di tonnellate all’anno, di cui 2/3 vengono sprecate a causa di servizi diretti e indiretti. Meno energia sprechiamo, quindi consumiamo, più risparmia l’Italia.

Inoltre, più interventi di efficienza energetica realizziamo e più si rafforza una nuova filiera di lavoro in grado di condizionare anche le scelte dei grandi investitori. Probabilmente se valutassimo questi aspetti come fondanti del Super Ecobonus 110%, e non collaterali, otterremmo tutti più risultati!

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