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Ecobonus 110% per cappotto termico: cos’è, a cosa serve e come ottenerlo gratis

Redazione / 31 Luglio 2020

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Tra gli interventi incentivati dall’Ecobonus 110% troviamo il cappotto termico: la soluzione più efficace per proteggere l’involucro dell’edificio dalle dannose dispersioni termiche, causa di sprechi energetici e cattiva salubrità degli ambienti.

Come si evince dal D.L. 19/05/2020, n.34, effettuando l’isolamento termico dell’involucro dell’edificio per un’incidenza maggiore al 25% in determinate situazioni, è possibile estendere l’aliquota al 110% anche per il rifacimento del tetto e delle facciate.

Ecobonus 110% per cappotto termico: cos’è, a cosa serve e come ottenerlo gratis

Non solo, essendo il cappotto termico uno degli interventi trainanti descritti dalla norma, la sua realizzazione permette di sbloccare l’accesso dell’Ecobonus 110% anche ad altri lavori di efficientamento come l’installazione di pannelli solari oppure l’ammodernamento degli infissi.

Approfondisci gli interventi ammessi

Scegliendo tra la detrazione fiscale in cinque anni, lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta, il contribuente potrà quindi realizzare questi importantissimi interventi di efficientamento praticamente a costo zero.

Approfondisci le soluzioni

Cappotto termico: cos’è, a cosa serve e che benefici porta

La corretta gestione della temperatura nelle abitazioni è fondamentale per il benessere della persona e per evitare conseguenze negative sui consumi, quindi sulla spesa energetica.

Per questo è importante che la temperatura non subisca forti variazioni e che l’edifico non disperda energia termica.

Purtroppo la gran parte del patrimonio edilizio italiano (antecedente all’entrata in vigore di qualsiasi legge in materia di efficienza energetica) viene descritto dagli esperti del settore come un vero e proprio “colabrodo termico”.

Il principale colpevole di queste dannose dispersioni termiche è il pessimo livello di isolamento delle superfici.

La soluzione? Il Cappotto termico, che consiste nell’applicazione di determinati materiali (sintetici come il PVC o naturali come la fibra di legno/vetro o la lana di roccia) sulle pareti dell’edificio così da ottenere una “barriera protettiva” in grado di abbattere le dispersioni di calore.

Grazie a questa soluzione, durante il periodo invernale la temperatura negli ambienti resta costante per tutto il giorno perché l’isolamento esterno e il calore accumulato dai muri permettono all’abitazione di non modificare il bisogno termico.

Così d’estate: un alto livello di isolamento dell’edifico permette di ridurre concretamente la quantità di energia termica necessaria per abbassare la temperatura, a beneficio della qualità dell’aria e dei consumi elettrici necessari per raffrescare gli ambienti.

Chi abita in un edificio ben isolato gode quindi di un ottimale comfort termico e di una maggiore salubrità poiché gli ambienti non sono soggetti a picchi minimi di temperatura nelle ore notturne che generano muffe e condense sulle pareti fredde.

Questo si riflette a sua volta sulle buone abitudini dell’utente: se gli ambienti sono ben termoregolati, non si avverte la necessità di alzare o abbassare drasticamente la temperatura degli impianti, con conseguenti sbalzi energetici.

In questo modo si concretizza un doppio risparmio: quello derivato dall’abbattimento degli sprechi energetici e quello generato dai virtuosi comportamenti dell’utente.

Differenze tra cappotto interno e cappotto esterno

Il cappotto termico può essere realizzato all’interno o all’esterno dell’abitazione.

Solitamente si opta per il cappotto interno quando si tratta di un’abitazione condominiale o soggetta a vincoli architettonici e si interviene applicando l’isolamento alle pareti interne dell’abitazione.

I vantaggi di questa soluzione sono la semplicità di posa in opera, la fattibilità d’intervento in qualunque situazione (vincoli architettonici o simili), la possibilità di realizzazione su parti parziali dell’abitazione e il costo, nettamente inferiore rispetto al cappotto esterno.

L’obiettivo di questo intervento è quello di contrastare la formazione di muffe e condense ma esiste il forte rischio di ottenere l’effetto opposto: il cappotto interno infatti riduce il flusso di calore dall’interno verso l’esterno e abbassa la temperatura originale nella parete esterna. Quindi la parete esterna resta più fredda e fra questa e l’isolamento interno può verificarsi il calo di temperatura sotto il punto di rugiada con conseguente condensa invernale.

Il cappotto esterno invece è un intervento di isolamento completo che richiede tempi di installazione più lunghi e maggiori costi ma assicura una migliore coibentazione termica, quindi maggiore salubrità e maggiore risparmio energetico.

Per aiutare il contribuente a realizzare tale intervento, il D.L. 19/05/2020, n.34 comma 1a, specifica la possibilità di accedere alla detrazione fiscale del 110% per tutti gli interventi di isolamento termico che hanno per oggetto “le superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio o dell’unità immobiliare situata all’interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno”.

Possono godere di tale bonus i condomini (e/o case plurifamiliari) che intendono intervenire su più del 25% delle parti comuni dell’edificio e gli edifici unifamiliari o le unità immobiliari, situate all’interno di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti, che intendono intervenire su più del 25% dell’unità immobiliare.

Gli interventi devono rispettare le condizioni necessarie:

  1. i Criteri Ambientali Minimi (CAM): “i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato” (fonte www.minambiente.it);
  2. il miglioramento di due classi energetiche dell’edificio.
Approfondisci chi può accedere

Cappotto termico e rifacimento tetto: si può fare!

Per quali ragioni viene solitamente valutato il rifacimento del tetto? Per risolvere delle problematiche strutturali, legate ad esempio al sistema impermeabilizzante, oppure per migliorare la capacità isolante della copertura, che rappresenta spesso una facile via di dispersione di energia termica.

In ogni caso si tratta di un intervento oneroso, che comporta sempre l’installazione di un cantiere.

Per questo e soprattutto per l’enorme opportunità rappresentata dall’Ecobonus 110%, che incentiva il rifacimento delle facciate se realizzato assieme a un intervento trainante, è consigliabile abbinare il rifacimento del tetto al cappotto termico così da ottenere entrambi gli interventi a costo zero.

Anche per questa destinazione d’uso, l’isolamento può essere realizzato all’esterno o all’interno. Nel primo caso viene posato uno strato di coibentazione tra la struttura e il manto di copertura che svolge la doppia funzione di isolamento termico e acustico; nel secondo, invece, può essere applicato al di sopra dell’ultimo solaio piano, oppure a diretto contatto con la copertura, oppure ancora installando un controsoffitto interno.

Come per le pareti, l’isolamento esterno garantisce sempre maggiori prestazioni in termini di comfort e di risparmio energetico e rappresenta quindi la soluzione ideale, specialmente nel caso di edifici unifamiliari (non soggetti al consenso di altri condòmini).

Per quanto riguarda i condomini la condizione per realizzare il rifacimento del tetto abbinato al cappotto termico, sfruttando l’Ecobonus 110%, è che l’intervento riguardi più del 25% della superficie dell’intero edificio. I lavori devono inoltre rispettare i CAM e certificare il miglioramento di due classi energetiche.

Cappotto termico: cos’è, a cosa serve

Quanto costa realizzare un cappotto termico?

Il cappotto termico è uno degli interventi di efficienza energetica più efficaci ma anche tra i più onerosi.

Il costo varia in relazione alla superficie interessata e ai materiali scelti per coibentare l’edificio, dal più economico – come il poliuretano espanso – ai più pregiati materiali naturali quali il sughero, la fibra di legno e il vetro granulare. Incide sul prezzo dei pannelli anche lo spessore (nelle zone con inverni più rigidi è necessario uno spessore maggiore che comporta costi più alti).

Sulla base di questi aspetti, il prezzo della fornitura e posa in opera del cappotto termico si attesta dai 40 ai 100 € al mq.

A questo poi, occorre aggiungere il costo della consulenza specialistica del tecnico professionista volta a dimensionare correttamente la tipologia di coibentazione necessaria e la predisposizione del ponteggio.

Ecobonus 110% e cappotto termico: ottieni la coibentazione gratis

A sostegno di tale investimento, è prevista da anni in Italia, la detrazione fiscale del 65% (Ecobonus) con cui recuperare parte del capitale investito (fino al 65%) scalandolo dalle tasse future.

Ma essendo il cappotto termico un intervento particolarmente oneroso, che in caso di grandi edifici può arrivare a costare decine di migliaia di euro, la possibilità di recuperare in 10 anni massimo il 65% del capitale speso in molti casi non era sufficiente.

Per questo il D.L. 19/05/2020, n.34 ha previsto, per l’isolamento termico delle pareti orizzontali, verticali e inclinate, il potenziamento dell’aliquota fino al 110% e la possibilità di scegliere tra la detrazione fiscale, lo sconto in fattura o la cessione del credito, con cui realizzare i lavori senza spese a carico del contribuente.

Approfondisci le soluzioni

Non solo: la realizzazione di tale intervento permette di realizzare gratis anche altri interventi di efficientamento ammessi dall’Ecobonus 110%, come ad esempio il rifacimento della facciata e/o del tetto.

Realizzare gli interventi di efficientamento energetico per la propria casa, singola o in condominio, non è mai stato così conveniente.

Specialmente per i condòmini: grazie allo sconto in fattura tutti (proprietari dell’abitazione e non) potranno realizzare i lavori gratis, ponendo finalmente fine alle continue controversie legate ai costi.

Inoltre, gli interventi di efficientamento apporteranno un sostanziale aumento del valore l’immobile.

Per cogliere questa incredibile opportunità bisogna rispettare scrupolosamente i criteri minimi ambientali (CAM) e attestare tramite l’attestato di prestazione energetica (APE) il miglioramento di due classi energetiche.

Per questi motivi, il nostro consiglio è quello di affidarvi a professionisti del settore, capaci di redigere accuratamente la documentazione necessaria e soprattutto di progettare gli interventi idonei per assicurarvi i massimi risultati di efficienza energetica.

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