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APE (Attestato di Prestazione Energetica) per accedere all’Ecobonus 110%

Redazione / 19 Ottobre 2020

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Le grandi opportunità offerte dal nuovo Super Ecobonus sono vincolate all’obbligo di aumentare di almeno due gradi la classe energetica degli edifici su cui verranno svolti gli interventi di efficientamento. Al fine di certificare il miglioramento delle prestazioni energetiche ottenuto sarà necessario rivolgersi ad un tecnico specializzato che redigerà un apposito documento: l’APE (Attestato di Prestazione Energetica). 

APE (Attestato di Prestazione Energetica) per accedere all’Ecobonus 110%

Il certificato è indispensabile già in fase preliminare per individuare la classe energetica di partenza dell’abitazione e guidare così il proprietario verso le azioni più efficaci da scegliere per ottenere una riduzione dei consumi e una conseguente riqualificazione energetica. A lavori conclusi, sarà aggiornato con la nuova classe energetica raggiunta: per accedere alla maxi-detrazione fiscale del 110% o allo sconto in fattura assicurate dal nuovo Ecobonus è infatti obbligatorio certificare il miglioramento energetico ottenuto attraverso l’APE. 

Cos’è l’APE e a cosa serve

L’APE (Attestazione di Prestazione Energetica) è il documento che ha sostituito il vecchio ACE (Attestato di Certificazione Energetica) a partire dal 2013 (vedi D.L. 63/2013 e Legge 90/2013) ed è obbligatorio per:

  • edifici di nuova costruzione o per quelli sottoposti a demolizione e ricostruzione;
  • compravendita o nuovo contratto di affitto;
  • certificare la conclusione di lavori di ristrutturazione significativi;
  • l’accesso alle detrazioni fiscali dell’Ecobonus e del Superbonus 110%;
  • richiedere gli incentivi statali sull’energia prodotta da impianti fotovoltaici.

L’APE può essere rilasciata solo da un tecnico abilitato a seguito di un sopralluogo dell’edificio che porti all’individuazione della sua classe energetica, collocando le sue prestazioni su una scala da A4 a G, per un totale di 10 livelli di efficienza: esso contiene tutte le informazioni relative a come l’edificio si relaziona agli standard di isolamento termico e di consumo energetico. È valido su tutto il territorio nazionale ed ha una durata di dieci anni.

Approfondisci come migliorare la classe energetica della propria abitazione

Attenzione a non confondere l’APE con l’IPE che invece è l’Indice di Prestazione Energetica. L’IPE (detto anche EPi) è l’indice di consumo totale di energia primaria, non rinnovabile, per il riscaldamento invernale (in regime continuo degli impianti, h24) espresso, se riferito all’unità di superficie utile, in kW/mq annui. L’IPE risulta quindi imprescindibile per fare una previsione dei consumi e per la determinazione della classe energetica di un edificio. Sarà obbligatoriamente indicato all’interno della certificazione APE insieme ad altre informazioni come: 

  • la prestazione energetica globale, che esprime sia l’energia primaria totale che quella non rinnovabile;
  • la classe energetica, determinata dall’IPE;
  • la qualità energetica del fabbricato;
  • le emissioni di anidride carbonica;
  • gli indici di prestazione energetica rinnovabile e non rinnovabile ed energia elettrica esportata;
  • la quantità di energia consumata annualmente per vettore energetico;
  • l’elenco dei servizi energetici con relative efficienze;
  • i suggerimenti per il miglioramento dell’efficienza energetica con individuazione di interventi più efficaci ed a maggior rendimento economico.

Chi redige l’Attestato di Prestazione Energetica

I professionisti abilitati al rilascio dell’APE sono detti certificatori energetici. Dovendo servirsi di competenze in materia di efficienza energetica applicata alle abitazioni, alle loro strutture e ai loro impianti, essi sono solitamente geometri, ingegneri e architetti

Alcune regioni hanno le proprie normative specifiche per la formazione e il reclutamento di tali figure; per tutte le altre che non si sono organizzate in modo indipendente vige la norma nazionale di riferimento (D.L. 192/05). Il professionista certificatore, responsabile delle proprie dichiarazioni di fronte alla legge, deve assicurarsi di reperire tutti i dati necessari all’analisi energetica dell’immobile (visura catastale, planimetria, libretti di impianto, ecc.) e svolgere personalmente un sopralluogo al fine di rilevare:

  • l’esposizione e le caratteristiche geometriche dell’edificio;
  • lo stato delle murature e degli infissi;
  • la tipologia degli impianti di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria;
  • la presenza di impianti di ventilazione meccanica;
  • la presenza di sistemi per la produzione di energia rinnovabile.

Tutti i dati utili raccolti sono elaborati da un apposito software certificato dal CTI (Comitato Termotecnico Italiano) in grado di produrre l’Indice di Prestazione Energetica globale. Il tecnico ha il dovere di consegnare copia dell’APE alla Regione di competenza e può validare il documento anche attraverso firma digitale, modalità prediletta da molte regioni per aggiornare il proprio catasto energetico. In tal caso, non sarà necessario possedere una copia cartacea, poiché la firma digitale conferisce piena validità legale alla certificazione.

APE (Attestato di Prestazione Energetica) per accedere all’Ecobonus 110%

Quanto costa l’APE

Trattandosi di un documento rilasciato da liberi professionisti, la tariffazione non ha uno standard definito ed è molto variabile in base alla città, alla grandezza e alle caratteristiche della casa per cui viene richiesto. Per un appartamento la spesa può raggiungere i 250 €, mentre per villette, case a schiera e abitazioni indipendenti può essere sensibilmente più alta. 

Ad ogni modo, anche i costi dell’APE rientrano in quelli soggetti a detrazione fiscale grazie all’Ecobonus 110%, per cui è sempre consigliabile rivolgersi a certificatori affidabili, richiedendo e confrontando più preventivi per valutare il reale risparmio, anche a fronte di percentuali IVA e spese accessorie non sempre indicate in modo trasparente.

L’APE per ottenere l’Ecobonus 110%

L’Attestato di Prestazione Energetica è il primo, fondamentale, passo per ottenere le detrazioni fiscali o lo sconto in fattura offerti dal nuovo Ecobonus 110%. La certificazione è anche il modo più semplice per avere una consulenza professionale e affidabile che possa indirizzare il cittadino verso una scelta consapevole degli interventi più appropriati alla situazione specifica del proprio immobile. Non tutti i lavori di ristrutturazione, infatti, comportano lo stesso impatto nel miglioramento delle prestazioni energetiche di un’abitazione.

Il Decreto Rilancio stabilisce l’obbligo di certificare un efficientamento energetico di almeno 2 classi o, qualora si partisse da un livello di prestazioni già molto avanzato, come per un’abitazione in classe A3 per esempio, certificare il raggiungimento del gradino più alto in assoluto che, nel caso specifico, corrisponderà alla classe A4. Prima e dopo i lavori di ristrutturazione, sarà sempre indispensabile il rilascio di un APE attraverso una dichiarazione asseverata nella quale devono essere indicati:

  • i dati del tecnico che l’ha predisposta;
  • il suo numero di iscrizione all’albo professionale;
  • la dichiarazione di assunzione di responsabilità;
  • la data;
  • la firma;

Avere uno studio del lavoro appropriato e una certificazione impeccabile sarà indispensabile ai fini del raggiungimento dell’obiettivo, tenendo conto anche dei controlli previsti in fase di riconoscimento dell’incentivo.

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