Ecobonus 110% caldaia a condensazione: diminuire i consumi senza spese
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Ecobonus 110% caldaia a condensazione: diminuire i consumi senza spese

Redazione / 7 Agosto 2020

L’Ecobonus 110% introdotto dal D.L. 19/05/2020 n.34 rappresenta una delle misure più vantaggiose di sempre per sostituire i vecchi impianti con le nuove caldaie a condensazione.

Grazie all’incentivo infatti, è possibile ammodernare gli inefficienti impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione in classe energetica A (o superiori). Per i condomini la condizione è che tali impianti siano centralizzati.

Non solo: la realizzazione di questo intervento di efficienza energetica, definito dalla norma come “intervento trainante”, permette di estendere l’aliquota al 110% per altri lavori di efficientamento, come ad esempio l’ammodernamento degli infissi oppure l’installazione di pannelli solari.

Ecobonus 110% caldaia a condensazione: come diminuire i consumi in condominio senza spese

 

Se i suddetti lavori rispettano i criteri ambientali minimi e certificano il miglioramento di due classi energetiche dell’edificio, il contribuente può godere dell’Ecobonus 110% attraverso tre diverse opzioni fiscali: detrazione del 110% in 5 anni, sconto in fattura oppure cessione del credito d’imposta.

Approfondisci le soluzioni

 

Questa forma di detrazione fiscale, potenziata rispetto alla versione precedente, permette quindi ai condomini di efficientare i propri impianti senza spese, assicurandosi ridotti consumi energetici e maggiori confort

Caldaia a condensazione: cos’è e che benefici apporta?

In Italia, la caldaia a gas (metano o gpl) rappresenta il sistema il più diffuso per scaldare gli ambienti e l’acqua sanitaria.

La prima fu progettata dalla Ignis nel 1961 (fonte Wikipedia) e il suo schema di funzionamento resta tutt’ora valido: grazie alla combustione del gas, l’acqua viene scaldata e poi pompata nelle tubazioni domestiche. Il gas bruciato viene poi espulso attraverso l’apposita canna fumaria.

Le dispersioni dei fumi rappresentano però un doppio spreco: ambientale, perché dannose per l’aria, ed economico, perché contengono energia termica che viene dispersa. 

Per ovviare a questa problematica la tecnologia si è evoluta verso due principali tipologie d’impianto: 

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La pompa di calore è un impianto in grado di estrarre energia da una fonte a bassa temperatura (ad esempio l’aria esterna al condominio) e di trasferirla a un sistema a temperatura più alta (come l’impianto termico).

Le più diffuse in Italia sono quelle “aria-acqua” che appunto prendono energia dall’aria esterna all’abitazione e la usano per scaldare l’acqua contenuta nei tubi dell’impianto di riscaldamento.

Approfondisci la pompa di calore

 

Con questo impianto è possibile scaldare e raffrescare gli ambienti di un edificio e produrre al contempo acqua calda sanitaria.

Si tratta di una tecnologia sostenibile dal punto di vista ambientale ma anche economico perché da 1 kWh di energia elettrica, con la pompa di calore, si producono fino a 5 kWh di energia termica.

La resa di questa macchina varia però a seconda delle situazioni.

Poiché il trasferimento di calore è più difficile con l’abbassarsi della temperatura esterna, l’installazione è consigliata in zone in cui la temperatura non scende mai troppo durante i mesi più rigidi.

Criticità a cui non è soggetta la caldaia a condensazione, ovvero l’evoluzione di quella a gas (metano o gpl).

Cosa differenzia le caldaie a gas da quelle a condensazione? 

La caldaia a gas, anche comunemente conosciuta come “caldaia tradizionale”, produce dei fumi di scarico che vengono espulsi attraverso la canna fumaria collegata all’esterno; l’odierna caldaia “a condensazione” invece recupera il calore, quindi l’energia termica, imprigionata nei fumi.

Questa tecnologia di recupero permette alla caldaia a condensazione di ottenere un rendimento energetico pari al 106%, contro il 92% della caldaia tradizionale, così da ottenere maggiori prestazioni e minori dispersioni di gas di scarico nell’ambiente.

Cosa significa in termini economici? Fino al 30% di risparmio in bolletta! 

Il massimo dell’efficienza si ottiene nel caso di impianto centralizzato in condominio.

Rispetto ai vecchi impianti centralizzati, quelli nuovi ad alta efficienza energetica permettono di gestire i propri consumi in totale autonomia e con massime rese energetiche.

In questo caso la caldaia a condensazione è ancora più vantaggiosa perché:

  • a parità di ciclo produttivo consuma meno del piccolo impianto installato nella singola unità abitativa;
  • la manutenzione è semplificata sia per la gestione sia per i costi;
  • elimina la presenza di più canne fumarie che portano via spazi e aumentano il rischio di incendi;
  • permette di frazionare e contabilizzare i consumi per singola unità immobiliare;
  • è meno soggetta a rotture o guasti rispetto ai piccoli impianti;
  • può essere abbinata ad un impianto fotovoltaico per ottenere massimi risparmi;
  • aumenta il valore dell’immobile;
  • è incentivata dall’Ecobonus 110%.
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Ecobonus 110% caldaia a condensazione: come diminuire i consumi in condominio senza spese

Quanto costa la caldaia a condensazione per il condominio?

I benefici derivanti l’installazione della caldaia a condensazione centralizzata sono di natura ambientale ma anche economica.

Scegliendo questo tipo d’impianto infatti, il condominio è in grado di assicurarsi ridotti consumi energetici e minori costi di gestione. Ma quanto costa installare la caldaia a condensazione per il condominio?

Il costo di una caldaia a condensazione centralizzata varia in base alla potenza della macchina, che a sua volta differisce in relazione alla superficie che occorre climatizzare (una caldaia destinata ad un condominio di 40 appartamenti costerà di più rispetto a quella destinata ad un condominio di 10 appartamenti).

Per definire l’esatto dimensionamento dell’impianto e per la verifica delle norme vigenti occorre un termotecnico specializzato, la cui consulenza comporterà, ovviamente, un costo.

Inoltre, per impianti di potenza superiore ai 200 kW è necessaria una relazione tecnica corredata dalla diagnosi energetica (ulteriore costo).

Occorre considerare poi che per ottenere i massimi risultati di efficienza energetica potrebbe verificarsi la necessità di realizzare più soluzioni integrate e quindi di sostenere altre spese.

Ma avvaliamoci di un esempio pratico per capire meglio:

Un condominio formato da 40 appartamenti di circa 60mq l’uno, per la fornitura della caldaia a condensazione centralizzata da 200 kW, comprensiva dei contabilizzatori e delle valvole termostatiche (per la gestione dei singoli consumi), potrebbe sostenere un costo di circa 60.000 €. A questi vanno aggiunti i costi relativi alla relazione termica, circa 2.000 €, e quelli della diagnosi energetica, circa 5.000 €. Per un investimento totale da sostenere di circa 67.000 €.

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Sostituire la caldaia a condensazione gratis con l’Ecobonus 110%

A sostegno di tali investimenti, è prevista da anni in Italia, la detrazione fiscale del 65% (Ecobonus) per smaltire la vecchia caldaia ed installare la nuova, che però non ha prodotto i risultati sperati.

Per questo motivo il D.L. 19/05/2020 n.34 ha annunciato l’Ecobonus 110%: una versione aggiornata e “potenziata” della precedente detrazione fiscale.

Il nuovo Ecobonus incentiva il 110% (anziché il 65%) delle spese sostenute per l’ammodernamento dell’impianto di climatizzazione invernale centralizzato. Quindi il condominio può realizzare l’intervento senza costi, scegliendo tra la detrazione fiscale in cinque anni, lo sconto in fattura oppure la cessione del credito d’imposta.

Non solo: poiché, come previsto dalla norma, l’efficientamento della climatizzazione centralizzata e l’isolamento termico dell’involucro dell’edificio fanno parte degli interventi trainanti, la realizzazione di uno dei due permette al condominio l’estensione dell’aliquota al 110% anche per altri interventi, quali l’installazione di un impianto fotovoltaico, pannelli solari, ecc.

Approfondisci gli interventi ammessi

 

Le condizioni per accedere a questa eccezionale forma d’incentivazione per l’installazione della caldaia a condensazione sono:

Approfondisci chi può accedere

 

Efficientare l’impianto di climatizzazione invernale con una caldaia a condensazione centralizzate garantisce un risparmio energetico tale da assicurare il ritorno dell’investimento sempre in tempi brevi, ma approfittando dell’Ecobonus 110% i tempi vengono addirittura abbattuti.

Approfondisci le soluzioni

 

A queste condizioni tutti i condòmini traggono vantaggio dall’efficientamento, sia i residenti sia i proprietari non residenti.

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