Il D.L. 34/2020, noto ormai a tutti come Decreto Rilancio, ha introdotto la misura dell’Ecobonus 110% per una serie di interventi sull’abitazione principale. Tra questi spicca la sostituzione di vecchi impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria in favore di nuovi impianti a pompa di calore, anche in associazione a sistemi fotovoltaici. L’installazione di termopompe è infatti uno degli interventi “trainanti” che permettono di accedere al super incentivo, nelle varie modalità previste, con l’obbligo di certificare attraverso un APE (Attestato di Prestazione Energetica) la riqualificazione energetica dell’edificio di almeno due classi. Per le abitazioni che già si classificano ad elevato rendimento energetico si richiede, invece, il conseguimento della classe energetica più alta.
Indice
Pompa di calore: cos’è e che benefici apporta?
Scegliere un impianto a pompa di calore significa dotarsi di una tecnologia moderna, altamente performante ed ecosostenibile che accresce il valore economico dell’immobile abbattendo in modo consistente i costi per la climatizzazione invernale o estiva e per la produzione di acqua calda.
Il principio alla base di questi sistemi è intuitivo: utilizzare l’energia termica naturalmente contenuta nell’aria, nell’acqua o nel terreno e convogliarla, attraverso cambiamenti di stato e cicli di compressione, all’interno della nostra casa sotto forma di acqua calda o aria alla giusta temperatura.
Alcuni di questi apparecchi sono reversibili, cioè possono essere utilizzati per riscaldare o raffreddare gli ambienti in ogni stagione. Fatta questa premessa, esistono varie tecnologie in grado di trasferire il potenziale termico da un elemento all’altro.
Vediamo brevemente insieme quali sono le principali tecnologie al servizio delle pompe di calore:
- aria/aria: utilizzano come sorgente termica l’aria presente all’esterno degli edifici e la trasformano in aria fredda o calda; sono dotate di sistemi di filtraggio e deumidificazione e hanno bisogno di essere associate a scambiatori di calore. Questo richiede chiaramente un consumo di energia elettrica;
- aria/acqua: prelevano l’aria dall’esterno e, sfruttando la compressione del gas tecnico, producono calore che viene rilasciato all’interno di un boiler che alimenta l’acqua calda sanitaria o l’acqua per il riscaldamento idraulico. Sono in grado di estrarre calore dall’aria esterna anche a temperature molto rigide (fino a -20 gradi °C);
- acqua/acqua: prelevano l’energia termica dalle falde acquifere del sottosuolo, che si mantengono a temperatura costante per tutto l’anno, e la utilizzano per produrre acqua calda sanitaria;
- acqua/aria: come le precedenti sfruttano il calore estraibile dalle falde acquifere presenti nel sottosuolo e lo rilasciano nell’aria interna all’edificio;
- terra/acqua: lavorano con l’energia termica presente sotto la superficie terrestre, di solito ad una profondità compresa tra 1 e 4 metri, e la utilizzano per riscaldare e raffrescare gli ambienti o per produrre acqua calda sanitaria.
Le ultime due tipologie sono anche conosciute come pompe di calore “geotermiche”.
Il Decreto Rilancio specifica le tipologie compatibili con il Super Bonus 110 e vi include, per l’appunto, “impianti ibridi (o geotermici), anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, ovvero con impianti di microcogenerazione”.
La scelta dell’alimentazione a energia solare è infatti ciò che permette di raggiungere l’apice del potenziale di risparmio. Quasi tutte le tecnologie delle moderne pompe di calore funzionano grazie all’elettricità (e non più al gas come le vecchie caldaie) e, con l’integrazione di dispositivi fotovoltaici, si può riscaldare, raffrescare e produrre acqua calda letteralmente gratis.
La pompa di calore, infatti, è per eccellenza una soluzione ad energia rinnovabile: due terzi delle risorse totali necessarie vengono prelevati dall’ambiente esterno ed il terzo rimanente dalla corrente elettrica che oggi si può ricavare agilmente da fonti solari, eoliche o da bio masse.
Per questo la pompa di calore è in assoluto il sistema di riscaldamento più virtuoso, per le tasche del cittadino e per la salute del pianeta.
Quanto costa un sistema a pompa di calore?
Per un’abitazione singola i costi, compresa l’installazione, possono variare da qualche migliaio di euro, fino a circa 10.000 €. Per un condominio, in proporzione alla quantità di utenze da servire, l’intervento può costare decine di migliaia di euro.
Anche la tecnologia scelta ha un grosso peso nei costi di installazione: se le pompe ad aria risultano essere le meno costose, l’investimento iniziale lievita dal 15 al 30% per le pompe ad acqua che richiedono la costruzione preliminare di un pozzo con sistemi di aspirazione. Lo sfruttamento delle falde acquifere risulta, però, sul lungo periodo estremamente efficiente anche nelle regioni a clima più freddo, grazie alla temperatura costante mantenuta dalle acque sotterranee.
Quanto si può risparmiare?
Non bisogna quindi farsi scoraggiare dai costi iniziali: nonostante la pompa di calore richieda un investimento maggiore di quello necessario all’acquisto di caldaie tradizionali, i benefici sono incomparabili e si apprezzano da subito, a maggior ragione se l’investimento è associato all’installazione di un impianto fotovoltaico.
Per la produzione di acqua calda sanitaria, per esempio, l’ammontare del risparmio raggiunge il 70% se si considerano i costi necessari all’alimentazione di uno scaldabagno elettrico. Più in generale, il coefficiente di prestazione di una pompa di calore può raggiungere i 5 punti, traducendosi in un risparmio minimo in bolletta del 40% minimo.
Vista la complessità delle variabili è consigliabile rivolgersi a tecnici specializzati per valutare quale sia la soluzione più performante per la propria abitazione. Essendo il contributo dell’ambiente circostante imprescindibile per il funzionamento di un sistema a termopompa, sarà molto importante considerare le condizioni geografiche e climatiche di partenza, al fine di massimizzarne la resa, sia in termini economici che di ecosostenibilità. Una sola cosa è certa: il grande ritorno economico dell’investimento sul breve e lungo termine!
Sostituire il vecchio impianto con una pompa di calore gratis grazie all’Ecobonus 110%
Se non ora quando? L’Ecobonus 110% è un’occasione d’oro per rinnovare caldaie obsolete ma anche per alzare l’asticella dell’efficienza energetica negli edifici più moderni, il tutto a costo zero! Anzi, con un potenziale guadagno senza precedenti sotto forma di detrazioni Irpef spalmate in soli 5 anni!
L’installazione di termopompe si distingue infatti all’interno del Decreto come intervento “trainante” e in quanto tale permette di accedere al super incentivo del 110%, sia nel caso in cui la sostituzione della caldaia coincida con l’unico lavoro svolto, sia nel caso in cui vi si volessero abbinare altre opere accessorie che, grazie al “traino” della prima, beneficeranno a loro volta della quota massima di detrazione fiscale.
A partire dal 1 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, sarà possibile, per esempio, innalzare l’aliquota degli sgravi al 110% anche per il fotovoltaico, a condizione che il lavoro sia contestuale a quello svolto per l’installazione di una pompa di calore e che nel complesso la classe energetica dell’edificio guadagni due punti.
Approfondisci gli interventi ammessiRicordiamo che per le spese conformi alle norme stabilite dal Decreto per il godimento del Super Bonus è possibile optare, oltre che per la detrazione fiscale in 5 anni, anche per lo sconto in fattura o la cessione del credito. Due soluzioni che renderanno possibile lo svolgimento dei lavori di efficientamento energetico senza che il cittadino metta mano al portafogli, ma le condizioni e le modalità attuative da parte dell’Agenzia delle Entrate sono ancora in via di definizione.
Approfondisci le soluzioniPer cogliere tutte le opportunità del nuovo Ecobonus 110% e per approfondire le caratteristiche delle migliori tecnologie da poter sfruttare per aumentare il valore della vostra casa, abbattendo i costi in bolletta, continuate a seguire gli aggiornamenti del nostro sito.