Dove si mette il cappotto termico?
Cappotto termico

Dove si mette il cappotto termico?

Redazione / 25 Maggio 2024

Identificazione della posizione ottimale per il cappotto termico

La scelta della posizione ottimale per l’installazione di un cappotto termico è un passo fondamentale per garantire l’efficacia dell’isolamento e il conseguente risparmio energetico. La valutazione deve considerare diversi fattori, tra cui l’esposizione dell’edificio, la sua struttura e il clima della zona. Idealmente, il cappotto termico dovrebbe essere applicato su tutte le superfici esterne dell’edificio per minimizzare i ponti termici e garantire un involucro uniformemente isolato. Tuttavia, in alcuni casi, può essere necessario concentrarsi su specifiche pareti che sono più esposte al freddo o al caldo, a seconda delle condizioni climatiche locali.

L’analisi termografica può svolgere un ruolo chiave nell’identificazione delle aree più critiche dell’edificio, dove le perdite di calore sono maggiori. Questa tecnologia permette di visualizzare in modo preciso e dettagliato le differenze di temperatura sulla superficie esterna dell’edificio, evidenziando così le zone che necessitano di un intervento prioritario. Attraverso l’uso della termografia, è possibile ottimizzare l’intervento di isolamento, concentrando risorse e attenzioni sulle parti dell’edificio che trarranno maggior beneficio dal cappotto termico.

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La normativa vigente in materia di efficienza energetica, come il Decreto Legislativo 28/2011 in Italia, fornisce linee guida e requisiti specifici per l’isolamento termico degli edifici, che devono essere attentamente considerati nella fase di progettazione dell’intervento. La scelta della posizione del cappotto termico deve quindi essere guidata non solo da considerazioni tecniche e funzionali ma anche dalla conformità ai criteri normativi, al fine di garantire non solo l’efficacia dell’isolamento ma anche la sua legalità.

Tecniche di installazione del cappotto termico esterno

L’installazione del cappotto termico esterno richiede una particolare attenzione e competenza tecnica per garantire che l’intervento sia realizzato nel modo più efficace possibile. La tecnica più diffusa prevede l’applicazione di pannelli isolanti sulla superficie esterna dell’edificio, seguita dall’applicazione di un intonaco armato con rete in fibra di vetro e, infine, da una finitura estetica. Questo metodo non solo migliora l’isolamento termico ma protegge anche la struttura dagli agenti atmosferici, contribuendo alla sua durabilità nel tempo.

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La scelta dei materiali per il cappotto termico è cruciale e deve essere fatta considerando sia le prestazioni termiche che la traspirabilità. Materiali come il polistirene espanso (EPS) o la lana di roccia sono comunemente utilizzati per la loro capacità di isolare efficacemente mantenendo al contempo la parete "traspirante", evitando così problemi di condensa interna. È fondamentale che l’installazione dei pannelli isolanti sia eseguita con cura, evitando discontinuità che potrebbero creare ponti termici e ridurre l’efficacia dell’isolamento.

Infine, l’ancoraggio dei pannelli alla struttura dell’edificio è un aspetto che deve essere eseguito seguendo tecniche specifiche che garantiscono sia la stabilità meccanica del sistema sia l’integrità dell’isolamento nel tempo. L’utilizzo di tasselli e collanti specifici per il tipo di materiale isolante e per la struttura dell’edificio è essenziale per prevenire il distacco dei pannelli e garantire una protezione duratura. La corretta esecuzione di queste fasi, unitamente alla scelta di materiali di qualità e alla supervisione da parte di professionisti qualificati, è fondamentale per il successo dell’intervento di isolamento termico esterno.

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