Che differenza c'è tra un edificio nZEB e una casa passiva?
Efficienza Energetica

Che differenza c'è tra un edificio nZEB e una casa passiva?

Redazione / 24 Luglio 2024

Introduzione ai concetti di nZEB e casa passiva

Negli ultimi anni, la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica sono diventate tematiche centrali nel settore dell’edilizia. Due dei concetti più rilevanti in questo contesto sono gli edifici nZEB (Nearly Zero Energy Buildings) e le case passive. Entrambi mirano a ridurre il consumo energetico e l’impatto ambientale, ma presentano differenze significative nelle loro definizioni e nei criteri di progettazione.

Gli edifici nZEB sono definiti come strutture che consumano una quantità molto ridotta di energia, con un fabbisogno energetico quasi nullo, che deve essere coperto in gran parte da fonti rinnovabili. Questa definizione è stata formalizzata dalla Direttiva Europea 2010/31/EU, che stabilisce che tutti gli edifici di nuova costruzione debbano soddisfare questi requisiti entro il 2020. Al contrario, le case passive seguono standard di progettazione specifici che mirano a garantire un elevato comfort abitativo attraverso un’ottima efficienza energetica, senza necessariamente dover raggiungere il livello di zero energia.

La differenza principale risiede quindi nell’approccio: mentre gli edifici nZEB si concentrano sulla riduzione del consumo energetico e sull’uso di energie rinnovabili, le case passive si focalizzano sull’ottimizzazione dell’isolamento e della ventilazione per minimizzare il fabbisogno energetico. Entrambi i concetti, però, condividono l’obiettivo di creare ambienti abitativi più sostenibili e confortevoli.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio le normative e gli standard di riferimento per gli edifici nZEB, le caratteristiche principali che li contraddistinguono, i fondamenti della progettazione di una casa passiva, e infine un confronto tra efficienza energetica e comfort abitativo, così come i vantaggi e svantaggi di entrambe le soluzioni.

Normative e standard di riferimento per nZEB

La normativa che regola gli edifici nZEB è principalmente derivata dalla Direttiva Europea 2010/31/EU, che ha imposto agli Stati membri di adottare misure per promuovere la costruzione di edifici a energia quasi zero. Ogni paese ha implementato questa direttiva secondo le proprie esigenze locali, portando a differenze significative nei requisiti e nelle definizioni.

Potrebbe interessarti anche:   Come si chiama l'impianto che produce energia elettrica?

In Italia, la normativa di riferimento è rappresentata dal Decreto Ministeriale 26 giugno 2015, che stabilisce i requisiti minimi per l’efficienza energetica degli edifici. Questo decreto definisce i criteri per la classificazione degli edifici nZEB, stabilendo che il fabbisogno energetico deve essere coperto in gran parte da fonti rinnovabili. Inoltre, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) del 2020 prevede obiettivi ambiziosi per la riduzione delle emissioni e l’incremento dell’uso di energie rinnovabili.

A livello internazionale, il protocollo di certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) e il sistema BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method) sono tra i più riconosciuti per la valutazione della sostenibilità degli edifici. Questi standard forniscono linee guida dettagliate su come progettare e costruire edifici nZEB, considerando aspetti come l’uso efficiente dell’energia, la gestione delle risorse idriche e l’impatto ambientale complessivo.

È importante notare che, mentre le normative per gli edifici nZEB si concentrano principalmente sull’efficienza energetica e sull’uso di fonti rinnovabili, le case passive seguono standard specifici, come il Passive House Standard, che stabilisce requisiti rigorosi per l’isolamento termico, la ventilazione e l’uso di materiali sostenibili.

Caratteristiche principali degli edifici nZEB

Gli edifici nZEB si caratterizzano per un insieme di requisiti che ne garantiscono l’efficienza energetica. In primo luogo, è fondamentale che la progettazione architettonica tenga conto dell’orientamento dell’edificio, della disposizione delle finestre e dell’uso di materiali che favoriscano l’isolamento termico. Questi elementi contribuiscono a ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento e il raffreddamento.

Un altro aspetto cruciale è l’integrazione di sistemi di energia rinnovabile, come pannelli solari fotovoltaici e sistemi di riscaldamento solare. Questi impianti non solo forniscono energia per il funzionamento dell’edificio, ma possono anche contribuire a coprire il fabbisogno energetico residuo, portando l’edificio a un livello di consumo quasi nullo.

Inoltre, gli edifici nZEB devono essere dotati di sistemi di monitoraggio dell’energia, che consentono di analizzare e ottimizzare il consumo energetico nel tempo. Questi sistemi possono includere tecnologie smart home, che permettono agli utenti di gestire in modo efficiente l’uso di energia e acqua.

Infine, un aspetto importante è la qualità dell’aria interna, che deve essere garantita attraverso sistemi di ventilazione meccanica controllata. Questi sistemi non solo migliorano il comfort abitativo, ma contribuiscono anche a mantenere un ambiente sano e salubre.

Potrebbe interessarti anche:   Quanti mc di gas si consumano al giorno in inverno?

Fondamenti della progettazione di una casa passiva

La progettazione di una casa passiva si basa su principi fondamentali che mirano a garantire un elevato livello di comfort abitativo con un consumo energetico minimo. Il primo principio è l’isolamento termico, che deve essere realizzato con materiali ad alta prestazione per ridurre al minimo le perdite di calore in inverno e il surriscaldamento in estate.

Un altro elemento chiave è la tenuta all’aria dell’edificio. Una casa passiva deve essere progettata per prevenire infiltrazioni d’aria indesiderate, che possono compromettere l’efficienza energetica. Questo viene ottenuto attraverso l’uso di materiali e tecniche di costruzione che garantiscono una sigillatura efficace.

La ventilazione controllata è un altro aspetto cruciale nella progettazione di una casa passiva. I sistemi di ventilazione meccanica con recupero di calore permettono di garantire un ricambio d’aria costante senza compromettere il comfort termico. Questo è particolarmente importante per mantenere una buona qualità dell’aria interna, riducendo al contempo il fabbisogno di energia per il riscaldamento.

Infine, l’orientamento dell’edificio e la progettazione delle aperture giocano un ruolo fondamentale. Le finestre devono essere posizionate in modo strategico per massimizzare l’apporto di luce naturale e il guadagno solare invernale, mentre in estate è importante evitare il surriscaldamento attraverso l’ombreggiatura.

Confronto tra efficienza energetica e comfort abitativo

Sia gli edifici nZEB che le case passive mirano a migliorare l’efficienza energetica, ma lo fanno con approcci diversi. Gli edifici nZEB si concentrano principalmente sulla riduzione del consumo energetico totale e sull’integrazione di fonti rinnovabili, mentre le case passive pongono un forte accento sul comfort abitativo attraverso un’ottima progettazione dell’isolamento e della ventilazione.

In termini di comfort, le case passive tendono a offrire un ambiente interno più stabile e confortevole, grazie alla loro capacità di mantenere temperature costanti e una buona qualità dell’aria. Questo è particolarmente importante per il benessere degli occupanti, che possono godere di spazi abitativi privi di correnti d’aria e sbalzi termici.

Potrebbe interessarti anche:   Quando arriva la bolletta del teleriscaldamento?

D’altra parte, gli edifici nZEB possono variare notevolmente in termini di comfort abitativo, a seconda di come sono progettati e gestiti. Sebbene possano raggiungere un consumo energetico molto basso, la qualità dell’aria e il comfort termico possono non essere sempre ottimali, specialmente se non vengono implementati adeguati sistemi di ventilazione e isolamento.

In sintesi, mentre entrambi i tipi di edifici puntano a migliorare l’efficienza energetica, le case passive offrono un vantaggio significativo in termini di comfort abitativo, rendendole una scelta preferibile per chi cerca un ambiente domestico salubre e confortevole.

Vantaggi e svantaggi di nZEB e case passive

Entrambi gli edifici nZEB e le case passive presentano vantaggi e svantaggi che devono essere considerati nella scelta della soluzione più adatta alle proprie esigenze. Tra i principali vantaggi degli edifici nZEB c’è la flessibilità nella progettazione e l’uso di tecnologie rinnovabili, che possono essere adattate a diverse tipologie di edifici e contesti. Inoltre, la normativa europea spinge verso un aumento della sostenibilità, rendendo gli edifici nZEB una scelta sempre più popolare.

Tuttavia, uno svantaggio degli edifici nZEB è che, a causa della loro dipendenza dalle fonti rinnovabili, possono essere soggetti a fluttuazioni nel consumo energetico e nella produzione di energia. Questo può portare a costi variabili e a una gestione più complessa delle risorse energetiche.

Le case passive, d’altra parte, offrono un elevato comfort abitativo e una qualità dell’aria interna superiore, grazie alla loro progettazione attenta all’isolamento e alla ventilazione. Inoltre, il loro fabbisogno energetico è estremamente ridotto, il che si traduce in bollette energetiche più basse e in una minore dipendenza dalle fonti energetiche esterne.

Tuttavia, la progettazione e la costruzione di una casa passiva possono richiedere un investimento iniziale maggiore, a causa dei materiali e delle tecniche di costruzione specializzati. Inoltre, non tutte le aree geografiche sono adatte per la costruzione di case passive, poiché richiedono condizioni climatiche specifiche per massimizzare i benefici energetici.

In conclusione, sia gli edifici nZEB che le case passive rappresentano soluzioni valide per affrontare le sfide dell’efficienza energetica e della sostenibilità, ma la scelta tra le due dipende dalle esigenze specifiche, dalle condizioni climatiche e dalle preferenze personali.

Ti è piaciuto questo articolo?
Condividilo sui tuoi social!

Condividi questo articolo sui tuoi social!

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo sui tuoi social!